GP di Cina - Ancora a zero punti, anche quando un podio sembrava possibile
Kimi Raikkonen ha chiuso il Gran Premio della Cina al decimo posto, mentre Felipe Massa si è ritirato al 21esimo giro, parcheggiando la sua F60 al lato della pista, a causa di un problema elettronico, proprio quando sembrava che potesse arrivare al terzo posto, grazie alla splendida condotta di gara tenuta fino a quel momento.
La gara si è conclusa con una doppietta per la Red Bull, che si è assicurata la sua prima vittoria in assoluto grazie a Sebastian Vettel, mentre il suo compagno di squadra Mark Webber è giunto secondo. A raggiungerli sul podio l'attuale leader del Campionato, il pilota della Brawn GP Jenson Button.
Ancora un altro pomeriggio bagnato per la Formula 1, non appena le vetture si sono allineate sulla griglia, con Kimi Raikkonen che partiva dall'ottava posizione e il suo compagno alla Scuderia Ferrari Marlboro Felipe Massa che prendeva il via dal tredicesimo posto. Timo Glock e Robert Kubica sono partiti dalla corsia dei box. Man mano che i minuti passavano, si diffondeva la voce che la gara sarebbe cominciata dietro la Safety Car, in quanto i piloti lamentavano fenomeni di acquaplanning e rivoli d'acqua in diversi punti della pista di Shanghai. La voce era corretta: con una visibilità molto scarsa, le vetture si sono messe in coda alla Safety Car, sia le due Ferrari sia altre vetture sono perfino uscite per un attimo dalla pista, fino a quando la gara è entrata nel vivo al nono giro, benché Alonso abbia effettuato una sosta ai box durante il giro precedente, così come ha fatto Rosberg. A questo punto Kimi era sesto e Felipe tredicesimo, ma il finlandese, lamentando col muretto dei problemi al motore che aveva difficoltà a girare per via del traffico in pista, è stato ben presto superato da Hamilton su McLaren, mentre Felipe rimontava all'undicesimo posto. Al 12esimo giro, Buemi ha superato Kimi e, in seguito, il finlandese ha perso un'ulteriore posizione rispetto al compagno di squadra. Nel frattempo Felipe stava facendo un'ottima progressione, correndo con il serbatoio pieno, e al 14esimo giro superava Trulli, salendo così al sesto posto. Kimi sembrava ancora in difficoltà e, al sedicesimo giro è stato superato da Hamilton, recuperando però la posizione al giro successivo.
La gara è stata rallentata ancora al 19esimo giro, dopo che Kubica e Trulli si sono toccati alla fine del rettilineo principale. Due giri più tardi Felipe, con il serbatoio pieno, era terzo, dopo Vettel e Button e davanti a Webber, Kimi e Hamilton. Ma forse non era destino, visto che Felipe ha scoperto all'improvviso che non riusciva a far funzionare il pedale dell'acceleratore e la sua vettura è stata parcheggiata al lato della pista.
Kimi ha perso in seguito la decima posizione, a favore di Hamilton, risalendo al quinto posto al 23esimo giro, prima di fermarsi per il suo unico pit stop, dopo aver cambiato la strategia che era di due soste, imbarcando benzina sufficiente a correre fino al 56esimo giro. Al 29esimo giro c'è stato un significativo cambiamento in testa alla gara, quando Button è andato lungo permettendo a Vettel di riguadagnare la leadership. Kimi, dopo la sosta ai box, è naturalmente scivolato in fondo allo schieramento e nel finale si è accordo che la sua vettura mancava di aderenza, il che ha significato che aveva grandi difficoltà a riguadagnare posizioni e infatti ha dovuto difendere la sua posizione da diversi attacchi. Con altri quattro giri al traguardo, l'ordine era ormai stabilito e dietro ai primi tre sono arrivati Barrichello, Kovalainen, Hamilton, Glock, Buemi, l'ultimo pilota ad arrivare a punti, seguiti da Alonso e Raikkonen.
La pioggia ha continuato a cadere a Shanghai, mentre le squadre stavano già impacchettando tutto il materiale nel più breve tempo possibile per cominciare un'altra battaglia e un'altra gara già domenica prossima: il quarto appuntamento del Campionato si svolgerà in Bahrain e quindi il lavoro sul circuito del Sakhir inizierà fin da subito. La configurazione della Ferrari F60 sarà molto simile a quella che si è vista qui, benché il Direttore della Gestione Sportiva, Stefano Domenicali, abbia detto agli ingegneri che vorrebbe tornare ad usare il KERS, dopo che è stato tolto dalle vetture questo fine settimana.
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