Domenicali: "un passo avanti già dal GP di Spagna"
Il Campionato di quest'anno sembra scorrere molto velocemente, in quanto, dopo il Gran Premio del Bahrain di domenica prossima, quasi un quarto della stagione (quattro gare su diciassette già disputate) sarà completato nello spazio di un mese.
Le vetture, l'equipaggiamento e il personale della Scuderia Ferrari Marlboro è già stato trasferito da Shanghai al Circuito Internazionale di Sakhir, struttura fra le più moderne presenti nel calendario. Quest'anno sarà la sesta volta che si corre questa gara, vinta per tre volte dalla Ferrari, con Michael Schumacher che nel 2004 ha vinto la gara inaugurale e con Felipe Massa che ha ottenuto due successi nelle due ultime edizioni. Il Bahrain ha significato l'arrivo della Formula 1 nel Medio Oriente e quest'anno è solo il primo appuntamento che si svolgerà in quell'area, in quanto le squadre torneranno in questa parte del mondo alla fine della stagione sul nuovo circuito di Abu Dhabi. Con il sostegno che Mubadala e Etihad danno alla Scuderia, questo sarà un fine settimana molto importante per la Ferrari.
La squadra sta preparando il Gran Premio del Bahrain più o meno nelle stesse condizioni nelle quali ha affrontato il Gran Premio della Cina domenica scorsa, visto che la vettura non presenta nessuna novità. Sarà l'ultima volta che vedremo la F60 in questa configurazione, visto che il lavoro a Maranello renderà possibile un nuovo pacchetto aereodinamico, che include un doppio diffusore, già alla sua prima visita in Europa per il Gran Premio di Spagna. "Abbiamo affrontato un difficile inizio di stagione" ha ammesso il Direttore della Gestione Sportiva Stefano Domenicali. "Sapevamo che avremmo sofferto in Cina e, con tutta probabilità, soffriremo ancora questo fine settimana. Dopo questa gara, speriamo di fare un passo avanti già dal Gran Premio di Spagna, anche se di certo non possiamo aspettarci che le squadre che sono davanti a noi si fermino ad aspettarci e anche loro svilupperanno ulteriormente le proprie vetture. Comunque, la cosa più importante è che tutta la squadra e tutti a Maranello stiamo lavorando molto duramente per uscire da questa situazione il più presto possibile. Non siamo ancora andati a punti e il distacco con i primi in classifica è grande, ma voglio che sia chiaro che non abbiamo rinunciato a combattere per i titoli del Campionato di quest'anno. E non ci sarebbe ragione, visto che ci sono, teoricamente, ancora 252 punti in palio per ciascuna squadra.
Lo sviluppo lo faremo in parallelo con le gare, è sempre stato così ogni anno e questo continuerà qualunque siano i risultati delle prossime competizioni. Anche se la situazione fosse peggiore di questa, non ci lasceremmo andare comunque perché questo comportamento non fa assolutamente parte della filosofia Ferrari e, con lo stesso gruppo di persone di oggi, abbiamo già combattuto in situazioni come questa, in situazione che da fuori sembravano impossibili da gestire.
Lo stesso gruppo di persone che ha vinto tre titoli su quattro negli ultimi due anni".
Come squadra, la Scuderia ha lavorato bene a Shanghai, prendendo la difficile decisione di correre senza KERS, che è stata la scelta giusta, considerati i dubbi sulla sicurezza del sistema, e la sicurezza deve essere la priorità numero uno. Durante questa settimana, a Maranello, gli ingegneri riprodurranno le condizioni che hanno messo in crisi il sistema KERS in Malesia e Cina, per cercare di risolvere il problema. Gli ingegneri continueranno a lavorare su questo fino a giovedì, quando sarà presa la decisione definitiva riguardo ad usare il KERS o meno in Bahrain. La F60 è adatta ad utilizzare il sistema di recupero dell'energia, specialmente per quel che concerne il bilanciamento della vettura e in special modo per Felipe Massa, per il quale ci sono meno problemi di peso. Quindi si farà di tutto per reintrodurre il KERS, in modo che la vettura possa beneficiare dal netto vantaggio nelle prestazioni che il sistema conferisce.
Questo fine settimana non sarà, da parte di Ferrari, la prima visita dell'anno a circuito del Sakhir, visto che ha effettuato qui i test in febbraio quando, benché siano stati persi due giorni a causa delle tempeste di sabbia, si sono acquisiti dati molto importanti su come le vetture che seguono il nuovo regolamento reagiscano al forte stress che la pista impone alle gomme morbide. Così tanti sono stati gli sviluppi da quel periodo che i dati raccolti non possono essere visti come una guida alla gara, almeno non più di quanto lo saranno le prove libere che iniziano venerdì. A parte tutto, le temperature dovrebbero essere molto più alte rispetto a quelle di febbraio.
I risultati del Gran Premio della Cina hanno regalato molti spunti interessanti, senza contare la doppietta della Red Bull Racing: quello che sembrava "l'asso pigliatutto" del Campionato, la Brawn GP, sembra aver perso parte del suo vantaggio, così come la Toyota che è stata la seconda protagonista dei primi due Gran Premi. "La lezione che dobbiamo imparare da questo è che è troppo presto per trarre conclusioni su come la stagione evolverà - ha concluso Domenicali. "Questa è l'ulteriore conferma che la Ferrari non deve cedere nel suo intento di vincere i titoli".
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