CDA Ferrari: Niente F1 nel 2010 se le regole non cambiano
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA FERRARI APPROVA
LE CIFRE DEL PRIMO TRIMESTRE:
I RISULTATI EVIDENZIANO UNA SOSTANZIALE TENUTA RISPETTO AI LIVELLI RECORD DEL 2008
RICAVI A 441 MILIONI
UTILE DELLA GESTIONE ORDINARIA A 54 MILIONI
LA FERRARI CONFERMA LA PROPRIA OPPOSIZIONE ALLA NUOVA REGOLAMENTAZIONE IMPOSTA DALLA FIA
E NON INTENDE ISCRIVERE
LE PROPRIE VETTURE AL MONDIALE F1 2010
Maranello, 12 Maggio 2009 - Il Consiglio di Amministrazione della Ferrari riunitosi oggi sotto la presidenza di Luca di Montezemolo, ha esaminato i risultati economici del primo trimestre 2009 che evidenziano una sostanziale tenuta rispetto ai livelli record del 2008, nonostante la forte crisi dell’economia mondiale e quella del settore automobilistico in particolare.
I ricavi dei primi tre mesi sono stati pari a 441 milioni di euro (455,7 milioni di euro nello stesso periodo del 2008). Il primo trimestre si è chiuso con un utile della gestione ordinaria di 54 milioni di euro contro i 59 milioni del primo trimestre dello scorso anno.
Questi risultati sono stati conseguiti attraverso un continuo rinnovo della gamma, in particolare con il grande successo della Ferrari California e della Scuderia Spider 16M, una costante crescita delle attività legate al brand (e-commerce, licensing, merchandising e retail) e un forte impegno di tutta l’azienda per massimizzare le efficienze.
Il CdA ha inoltre esaminato gli sviluppi legati alle recenti decisioni prese dalla Federazione Internazionale dell’Automobile nel Consiglio straordinario del 29 aprile 2009 nonostante questa riunione fosse stata inizialmente convocata solo per una questione disciplinare. Tali decisioni prevedono - per la prima volta nella storia della Formula 1 - un Campionato 2010 con un doppio standard regolamentare, basato su regole tecniche e parametri economici arbitrari.
Il Consiglio ritiene che se questo sarà il quadro normativo della futura Formula 1, verrebbero definitivamente meno le ragioni che hanno motivato la presenza della Ferrari nel Campionato Mondiale durante sessanta edizioni, unico costruttore ad avervi ininterrottamente partecipato fin dalla sua istituzione nel 1950.
Il Consiglio ha anche espresso disappunto per il metodo seguito dalla FIA nell’adottare decisioni così gravi rifiutando un’effettiva concertazione con i costruttori ed i team; ciò è avvenuto in spregio alle regole di governance che hanno contribuito allo sviluppo della Formula 1 negli ultimi 25 anni, nonché a chiari impegni contrattualmente assunti con la Ferrari dalla Federazione stessa in materia di stabilità regolamentare.
Norme uguali per tutti, stabilità di regolamenti, continuità del metodico e progressivo lavoro di diminuzione dei costi da parte della FOTA e governance della Formula 1 sono le priorità per il futuro. Se questi presupposti indispensabili non saranno rispettati e se i regolamenti decisi per il 2010 non cambieranno, la Ferrari non intende iscrivere le proprie monoposto al prossimo Campionato del Mondo di Formula 1.
La Ferrari confida che i tanti tifosi nel mondo comprenderanno come questa dolorosa scelta sia coerente con il comportamento che la Scuderia ha sempre tenuto nel difendere i valori sportivi e tecnici dell’automobilismo e della Formula 1 in particolare.
Il Consiglio ha infine dato mandato al Presidente di esaminare le sedi ed i modi più opportuni per tutelare gli interessi della Società.
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