Massa: “ho un buon record in Turchia”
E' bello poter dire finalmente qualcosa di positivo per la prima volta in questa stagione e arrivare terzo e quarto al Gran Premio di Monaco e far segnare il giro più veloce sono due motivi validi per essere positivi. Certamente alla Ferrari siamo abituati ad accontentarci solo di una vittoria, ma considerando come abbiamo iniziato la stagione, questo risultato è una buona ragione per essere ottimisti per le prossime gare.
La vettura ha fatto decisamente un altro passo avanti fra la Spagna e Monaco, il che significa che era ancora più competitiva sulle strade di Monte Carlo. Davvero, sento di aver fatto un’ottima prestazione sin dalle prove libere del giovedì. Sfortunatamente, il traffico in pista mi ha creato dei problemi durante la qualifica, altrimenti avrei potuto partire fra i primi tre, perché con tre giri in più di autonomia di carburante rispetto agli altri sarebbe potuta andare meglio per me. L’altro aspetto che mi ha creato dei problemi è che, alla fine di ogni frazione di gara, mi sono ritrovato Jenson davanti. Senza questi elementi negativi sento che avrei potuto arrivare secondo, ma cosa più importante, è stato dimostrato che ci siamo avvicinati all’andatura delle Brawn e che possiamo pensare di essere ancora più competitivi per le prossime gare.
Sono arrivato molto vicino ad essere penalizzato per aver guidato sopra i cordoli, ma stavo spingendo molto per guadagnare posizioni e nella seconda parte di gara stavo davvero andando come un pazzo! In quella situazione, specialmente a Monaco, è facile tagliare la chicane. Non stavo facendo giri più veloci e, se possibile, stavo esagerando un po’. Successivamente ho fatto segnare il giro più veloce senza tagliare alcuna chicane. Le gomme slick che avevamo fin dall’inizio dell’anno hanno dimostrato il loro valore a Monaco, in quanto avevano molta più aderenza meccanica, che in un circuito molto stretto ti fa sentire più a tuo agio e questo spiega perché ci sono stati meno incidenti rispetto al passato.
Ad Istanbul faremo un ulteriore, piccolo passo avanti in termini di sviluppo aerodinamico, che dovrebbe migliorare ancora di più la vettura e che sarà d’incoraggiamento anche per i ragazzi che lavorano in fabbrica. Vogliamo continuare a migliorare il più velocemente possibile, per cercare di vincere qualche gara. Sarebbe stupendo se riuscissimo a trovarci nella condizione di lottare per la vittoria in Turchia.
Detengo un buon record a Istanbul, avendo vinto negli ultimi tre anni, partendo sempre dalla pole position. E’ difficile spiegare perché potrei essere così forte qui, a parte il fatto che abbiamo avuto tre ottimi fine settimana in Turchia, dove tutto è funzionato alla perfezione, con la vettura che si è comportata molto bene fin dalla prima sessione di prove. Sarebbe bello poter continuare nella stessa direzione. Mi piace il tracciato e mi sento a mio agio qui, ma è difficile definire con precisione perché questa pista si adatta meglio delle altre alle mie caratteristiche. Preferisco i tracciati veloci e mi trovo bene in tutte le curve di questo circuito, perché non è sufficiente essere veloci solo in una particolare parte del tracciato. Penso di aver trovato un modo per adattare perfettamente la vettura a questo circuito. Non è solo in Turchia, comunque, visto che ho vinto anche in Brasile negli ultimi due anni e in realtà, dovremmo considerare le ultime tre vittorie sul mio circuito di casa. Infatti, mi è stato suggerito, la ragione potrebbe essere che sono gli unici due circuiti in senso anti-orario del calendario. Chi lo sa? Forse vado meglio degli altri sulle curve a sinistra!
La Curva 8 a Istanbul è davvero un punto fantastico, dove si tocca uno dei più alti livelli laterali G della stagione, il che mette a dura prova il collo e il corpo. In più, a metà della curva, si ha una grossa cunetta, che può creare problemi in termini di stabilità. E’ davvero una curva molto particolare, con diverse traiettorie da seguire, a seconda del comportamento della vettura: a volte si ha troppo sotto sterzo, o sopra sterzo a metà della curva e tutti questi fattori la rendono davvero impegnativa.
Nel corso degli ultimi anni, non ho dovuto pensare più di tanto alle possibilità di sorpasso a Istanbul, visto che partivo dalla prima posizione in griglia di partenza. Quest’anno, considerando quanto sono competitivi i nostri avversari in qualifica, sarà un sabato pomeriggio davvero interessante, ma perlomeno il tracciato consente delle buone possibilità di sorpasso, specialmente sul lungo rettilineo principale. Lo scorso anno Lewis (Hamilton) ha cambiato la sua strategia a tre soste ai box ed era in grado di superarmi senza problemi.
Dopo l’ultima gara a Monaco, ho potuto trascorrere molto tempo a casa mia e con il bel tempo ho potuto prepararmi alla gara allenandomi all’aria aperta per quello che spero sarà un fantastico fine settimana per la Scuderia Ferrari Marlboro. Mercoledì prenderò il volo per Istanbul e non vedo l’ora che sia venerdì per vedere se i progressi visti in Spagna e a Monaco continueranno anche in Turchia.
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