Raikkonen: "Ci vuole pazienza"
Ci aspettavamo sicuramente di più dal Gran Premio della Turchia, inutile nascondercelo. Sapevamo che la situazione sarebbe stata più complicata rispetto alla precedente gara di Monaco ma, dopo delle buone qualifiche, non pensavamo che saremmo stati così in difficoltà. La partenza è stata decisiva. A Istanbul, come del resto a Monaco, partire dal lato sporco della pista è molto penalizzante e in entrambi i tracciati la prima curva è molto vicina alla linea del via così non possiamo nemmeno sfruttare al meglio il vantaggio dato dal KERS. Ho perso una posizione allo spegnimento dei semafori e un'altra alla prima curva. Poi nel duello con Alonso ho toccato con l'ala anteriore la sua ruota e ho riportato dei danni che mi hanno fatto perdere un po' di carico aerodinamico: abbiamo cambiato il musetto al pit-stop ma ormai era troppo tardi per fare qualcosa di buono: probabilmente senza questo guaio avrei almeno potuto piazzarmi in zona punti. In gara non siamo stata sufficientemente veloci, non soltanto nei confronti di Brawn GP e Red Bull ma anche rispetto a Williams e Toyota, anche a causa delle alte temperature.
La squadra sta continuando a lavorare duramente sullo sviluppo della macchina per riavvicinarci ai migliori: la situazione è molto migliorata nelle curve lente, dove siamo molto competitivi, mentre soffriamo ancora in quelle veloci. Non ci sono motivi per mollare la presa ma dobbiamo avere pazienza, come peraltro avevo detto alla vigilia di Istanbul. C'è il potenziale per fare dei buoni risultati, ne sono sicuro.
Spero che tutto vada per il meglio a Silverstone, uno dei miei circuiti preferiti. La Ferrari ha una buona tradizione in questa gara e sarebbe bello fare un risultato all'altezza.
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