La Ferrari 250 GT Berlinetta competizione telaio n. 2735 di Rob Walker/Stirling Moss
La vettura con telaio n. 2735 fu l’unica “Hot Rod” da competizione con guida a destra realizzata dalla Sefac e una delle tre Berlinette Competizione passo-corto con il volante sul lato destro dell’abitacolo. Fu anche la seconda GT Berlinetta di Rob Walker/Stirling Moss: la prima ebbe numero di telaio 2119.
Fu anche l’unica 250 GT Berlinetta che in quel periodo scese in pista con al volante tre grandi piloti attivi in quei giorni: oltre a Stirling Moss, fu portata in gara da Graham Hill e da Innes Ireland.
La vettura fu consegnata a Le Mans il 6 giugno 1961 con i colori di Rob Walker ma corse per il team NART di Luigi Chinetti. Sulla bilancia, la macchina fermò la lancetta a 1.107 chilogrammi.
Storia Sportiva
1961
24 Ore di Le Mans. Stirling Moss e Graham Hill.
Fece segnare il giro più veloce della categoria GT ma non terminò la gara: durante la nona ora di corsa era terza assoluta, ma in seguito si allentò una ventola e una pala danneggiò la pompa dell’acqua.
Silverstone International Trophy.
Stirling Moss si classificò primo assoluto, conquistò la Pole Position e il giro più veloce della categoria GT. Moss affrontò per la prima volta le Jaguar E-Type, recentemente lanciate e che in seguito si sarebbero rivelate vere e proprie mattatrici. Il pilota inglese prevalse su Graham Hill, Bruce McLaren e Roy Salvatori, tutti al volante di vetture E-Type.
Brands Hatch Peco Trophy.
Stirling Moss primo assoluto, Pole Position e giro più veloce della categoria GT. Ancora una volta Moss si lasciò alle spalle Mike Parkes con l’altra Berlinetta passo corto, mentre Graham Hill, Salvadori e McLaren erano al volante delle Jaguar E-Type.
Goodwood Tourist Trophy.
Stirling Moss primo assoluto. Moss conquistò il suo settimo e ultimo TT, sconfiggendo Parkes sull’altra passo corto, oltre a Jim Clark e Salvadori a bordo delle Aston Martin DB4 Zagato. Giotto Bizzarrini, supervisore delle Ferrari in gara, tornò a Maranello valicando le Alpi al volante della vettura con numero di telaio 2735.
Nassau Tourist Trophy.
Stirling Moss primo assoluto. Questa fu l’ultima corsa vinta da Moss prima del suo grave incidente.
1962
3 Ore di Daytona
Innes Ireland non terminò la gara. In questa corsa la vettura fu assegnata alla UDT-Laystall, anche se scese in pista con i colori di Rob Walker.
Oulton Park GT Race
Innes Ireland quarto assoluto, giro più veloce della categoria GT e Pole Position.
La vettura con numero di telaio 2735 fu quella più utilizzata da Moss nelle sue gare a bordo di una Ferrari: su dodici competizioni affrontate dall’asso inglese su un’automobile con il Cavallino, cinque furono disputate con questa macchina. Fu anche la vettura che diede a Moss il maggior numero di vittorie. Il pilota inglese la descrive come “LA MIGLIOR VETTURA GT DEL MONDO”.
In seguito la Berlinetta fu acquistata da Chris Kerrison che la fece verniciare con un colore argento. La macchina partecipò a un certo numero di gare con discreti risultati, ma al Goodwood Tourist Trophy del 1962 urtò violentemente la 250 GTO di John Surtees e l’Aston Martin DB4 Zagato di Jim Clark. Dopo questo episodio l’automobile fu inviata alla Ferrari per le riparazioni, ma in seguito Kerrison la affidò a Bizzarrini che incaricò Drogo di costruire su quel telaio una pseudo GTO. La vettura così ricondizionata partecipò a varie gare sui circuiti di Spa, del Nürburgring, al Tour de France e in molti tracciati inglesi. Più tardi fu portata in pista da altri suoi proprietari: tra tutti, citiamo l’Onorevole Patrick Lindsay, Dick Crosthwaite e Vic Norman. Nel 1983 la carrozzeria realizzata da Drogo, danneggiata da un incidente e in stato di deterioramento, fu rimossa da uno specialista inglese che la sostituì con un nuovo corpo vettura, conforme al progetto originale GT Berlinetta passo corto di Scaglietti.
Nel 2008 l’attuale proprietario, Clive Beecham, incaricò Ferrari Classiche di procedere al restauro totale della vettura, dotata peraltro di una storiografia completa e ininterrotta. Trattandosi di una macchina da corsa, questo esemplare fu naturalmente sottoposto a svariate riparazioni lungo gli anni, e quando Ferrari Classiche iniziò il lavoro di smontaggio, vennero alla luce alcuni interventi non corretti che avevano interessato il telaio. Grazie alle cianografie originali dello chassis conservate in azienda, Ferrari Classiche fu in grado di rettificare tutte le anomalie presenti nel telaio.
Il propulsore fu completamente revisionato e un nuovo blocco motore con le specifiche corrette fu realizzato dalla fonderia della fabbrica, e andò a sostituire il blocco non originale installato nel 1967. Analogamente, furono installati i carburatori Weber da 46 come specificato in origine, la trasmissione e il differenziale furono revisionati e tutti gli elementi usurati o non originali furono sostituiti con ricambi approvati dalla Ferrari. Dove le parti originali non erano più disponibili, come i pistoni, le bielle, gli alberi a camme, le forcelle del selettore nel cambio, il serbatoio rivettato in alluminio e il sistema di scarico, Ferrari Classiche ha provveduto a ricostruirle secondo i progetti presenti nei completissimi archivi dell’azienda.
La notevole caratura dell’automobile ha spinto Ferrari Classiche a compiere un accuratissimo lavoro di recupero sulla carrozzeria. Tutti i pannelli esistenti del corpo vettura sono stati conservati, tuttavia è stato necessario rettificare un certo numero di aree strutturali, interessate da modifiche non conformi compiute quando la vettura fu ricarrozzata da Drogo che abbassò anche la linea del cruscotto.
Il risultato finale vede oggi una 250 GT Berlinetta totalmente conforme alle specifiche tecniche e ai criteri di autenticità sanciti dalla Ferrari. Ogni suo singolo elemento corrisponde all’esatta descrizione della vettura presente sul foglio di montaggio, archiviato in azienda quando la macchina lasciò la fabbrica nel giugno del 1961.
Ferrari Classiche
L’Ente, costituito nel 2006 per fornire ai proprietari di auto d’epoca servizi di restauro e manutenzione, assistenza tecnica e certificazione di autenticità, ha portato a termine sinora circa 1.000 richieste di Certificazione, attraverso un’attività di preziosa ricerca e lavorazione accurata basata sui progetti originali delle vetture storiche del Cavallino Rampante contenuti nell’archivio tecnico-storico dell’Azienda, che raccoglie tutti i dati relativi alle vetture Granturismo, da competizione e sport prototipo della Casa di Maranello dalla sua fondazione. Sono inoltre ben 28 i restauri completi effettuati all’interno dell’officina dedicata alle vetture d’epoca.
Il 2009 sarà un anno importante per i collezionisti Ferrari: si celebra infatti il cinquantenario della 250 GT Berlinetta Passo Corto, e a questa leggendaria vettura sarà anche dedicata una categoria speciale nel Concorso d’Eleganza organizzato a Firenze dall’1 al 3 maggio. Una prestigiosa 250 Testa Rossa sarà invece protagonista della terza edizione dell’asta “Leggenda e Passione” organizzata da RM Auctions in collaborazione con Sotheby’s, che si terrà il 17 maggio alla Pista di Fiorano.
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