GP DEGLI STATI UNITI – INCERTEZZA STRATEGICA
Fernando Alonso ha ottenuto il sesto miglior tempo nelle qualifiche di oggi al Circuit of the Americas, sede del Gran Premio degli Stati Uniti e diciassettesimo appuntamento della stagione di Formula 1. Il suo compagno di squadra nella Scuderia Ferrari, Kimi Raikkonen, ha ottenuto il nono miglior tempo, ma una penalità che ha colpito Jenson Button (che deve sostituire il cambio della sua McLaren) lo ha fatto risalire di una posizione e di una fila, piazzandolo ottavo dietro lo spagnolo. Entrambi, purtroppo, scatteranno dalla parte sporca del tracciato.
Fino a questo punto il fine settimana texano è stato piuttosto interessante, soprattutto per merito delle gomme, il cui comportamento è stato differente rispetto da quello che tutti si aspettavano. Sulla carta si doveva trattare di una gara ad un’unica sosta, ma la differenza di circa un secondo e mezzo al giro tra la mescola Soft e la Medium ha fatto sì che il Gran Premio di oggi sia diventato con tutta probabilità una gara a due soste. Gli esperti di strategia delle varie scuderie dovranno quindi scegliere il miglior momento per passare dalle performanti Pirelli Soft, che però sono destinate ad avere un degrado più precoce, alle più consistenti Medium. Più scelte strategiche ci sono, più sono le possibilità di girarne alcune a proprio favore. Anche in questo sperano i due piloti della Scuderia Ferrari per poter recuperare terreno lungo i 56 giri della gara.
Anche oggi è proseguito il dominio Mercedes, che con i propri motori ha monopolizzato le prime due file. In prima troviamo le vetture del team ufficiale, con Nico Rosberg che ha beffato Lewis Hamilton, conquistando la settima pole position della stagione; in seconda ci sono le due Williams, con Valtteri Bottas in grado di andare più veloce di Felipe Massa. Fernando si schiererà in griglia avendo al proprio fianco la Red Bull di Daniel Ricciardo, mentre Kimi avrà come compagno di fila Kevin Magnussen con la McLaren.
Con appena 18 vetture in pista in questo fine settimana, il format delle qualifiche è stato leggermente modificato, con quattro auto invece di sei da eliminare al termine di Q1 e Q2. La griglia ristretta porta con sé anche un paradosso: con i punti che vengono assegnati ai primi dieci classificati, si ha già la teorica certezza che oltre metà dei partecipanti porterà a casa dei punti.
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