GP DEGLI STATI UNITI – UN BUON GIORNO PER LA FORMULA 1
Dopo l’incidente di Jules Bianchi a Suzuka, il men che emozionante Gran Premio di Russia e l’assenza di due team, non in grado di gareggiare negli Stati Uniti, il Gran Premio degli USA è stato il colpo in canna di cui la categoria aveva bisogno.
Nonostante tutti gli sforzi fatti a Maranello e in pista, non c’era ragione di attendersi un’improvvisa entrata in forma della F14 T, e su un tracciato che mette in luce i progressi, Fernando Alonso e Kimi Raikkonen non sono mai stati protagonisti, dovendosi accontentare di un sesto e di un tredicesimo posto. Entrambi i piloti sono però stati coinvolti in alcuni degli emozionanti duelli che hanno reso questa gara una delle più esaltanti della stagione. Fernando, in particolare, è stato protagonista di un’emozionante battaglia con un altro ex pilota, Jenson Button: gli alfieri di Ferrari e McLaren hanno lottato ruota a ruota deliziando il grande pubblico (oltre 107 mila fans) che è accorso sugli spalti.
Al via, Fernando ha guadagnato una posizione mentre Ricciardo ne ha perse cinque, dopo essere partito quinto, con Kimi che ha mantenuto l’ottava piazza della partenza. Alonso ha anche provato a superare la Williams di Valtteri Bottas, scattata lentamente, ma senza fortuna. La Safety Car è comunque entrata subito dopo che Sergio Perez (Force India) ha colpito il retrotreno di Kimi e poi è finito contro la Sauber dell’incolpevole Adrian Sutil. Il pilota della Scuderia Ferrari è stato, a quel punto, uno dei pochi a non seguire il gruppo, rimanendo fuori durante il periodo di Safety Car.
Come previsto fin dall’inizio del weekend, le gomme hanno giocato un ruolo decisivo, con le fluttuanti temperature degli ultimi giorni che hanno fatto sì che si vedessero una gran quantità di differenti strategie. Nello specifico Fernando è stato l’unico a cambiare Soft, Medium, Soft su due stint, decidendo di farne due su gomme Soft. Alcuni problemi di degrado hanno visto, invece, Kimi costretto a una terza sosta quando mancavano quattro giri su 56 da percorrere. Questo ha fatto sì che, dopo aver occupato a lungo la settima posizione in classifica, il finlandese finisse tredicesimo e fuori dalla zona punti.
La gara è stata vinta da Lewis Hamilton con la Mercedes che ha battuto il compagno di squadra Nico Rosberg, scattato dalla pole position. Le vetture argentate sono state inarrestabili mentre Hamilton, imponendosi, è diventato il pilota britannico con più vittorie appaiando Fernando Alonso a quota 32. Con sole due gare al termine della stagione, a questo punto è matematico che il titolo verrà vinto da un pilota Mercedes, resta solo da capire quale. Insieme ai due rivali sul podio è salito Daniel Ricciardo, della Red Bull, autore di un’intelligente strategia che gli ha permesso di avere la meglio sul duo della Williams rappresentato da Felipe Massa e Valtteri Bottas.
Dopo la gara di oggi, il Circus affronta una nuova gara consecutiva e fa rotta verso San Paolo, in Brasile, dove le ostilità riprenderanno venerdì per il penultimo atto della stagione. Per la Scuderia Ferrari, oltre che un’occasione per conquistare quanti più punti possibile nel campionato Costruttori, si tratterà di altre due occasioni per provare alcuni pezzi e prepararsi in vista del 2015.
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