GP DI ABU DHABI – RAFFREDDANDO
Il Gran Premio di Abu Dhabi, che quest’anno è il gran finale di stagione, si svolge più tardi del solito, dal momento che nel calendario ha preso il posto che nel 2013 era del Gran Premio del Brasile. Due settimane di differenza rispetto all’anno scorso hanno fatto sì che ci siano condizioni notevolmente più fresche e meno umide. In senso assoluto questo è positivo per l’affidabilità delle vetture e per i piloti, anche se non cambia la caratteristica chiave della pista di Abu Dhabi: l’asfalto che si raffredda man mano che il tempo passa, esattamente all’opposto di quanto accade di solito.
Sfortunatamente in casa Ferrari, a fare i conti con queste particolari condizioni è stato principalmente Kimi Raikkonen, dal momento che Fernando Alonso è stato costretto a fermarsi all’inizio delle prove libere due per colpa di un problema elettrico. Lo spagnolo aveva percorso 22 giri su una pista piuttosto sporca al mattino, mentre il finlandese ne ha completati in tutto 56, garantendo comunque agli ingegneri parecchi dati sui quali condurre approfondite analisi per domani e per la gara.
È stato uno dei mantra della stagione, e anche in questo fine settimana le gomme giocheranno un ruolo chiave. La combinazione portata dalla Pirelli ad Abu Dhabi, Soft-Supersoft, non era mai stata usata a Yas Marina: la mescola più soffice è chiaramente la più veloce ma sembra reggere solo un giro da qualifica in condizioni di resa ottimali. Questo significa che domani sera sarà vitale effettuare un giro pulito per conquistare una buona posizione di partenza su una pista che tradizionalmente offre ben poche opportunità di sorpasso.
E per quanto riguarda le qualifiche, c’è da dire che le regole sono state modificare di nuovo: dopo che Caterham e Marussia erano sparite dalle piste, si era deciso di eliminare solo quattro vetture nelle prime due fasi. Il ritorno in gara della Caterham questo fine settimana ha fatto sì che la quota di eliminazioni sia stata portata a cinque per ciascuna delle prime due fasi.
Tutti gli occhi sono puntati sulla Mercedes, dove oggi è stato Lewis Hamilton ad affermare la propria superiorità precedendo in ciascuna delle due sessioni il compagno di squadra e rivale per il titolo Nico Rosberg. Ma mentre le due vetture argentate sono chiaramente le più veloci, dietro c’è un gruppo molto compatto con le McLaren, le Red Bull, le Williams e le Ferrari più o meno sugli stessi livelli. Le ultime qualifiche dell’anno, dunque, promettono di essere veramente interessanti.
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